Salve a tutti collezionisti di francobolli stregati.
Anche stavolta ci ritroviamo davanti a questo stralcio di impressioni che mi sono rimaste dallo scorso torneo amichevole di Strate, il terzo della serie ma il primo con un cambio di formato!
Artisan Historic: Un formato in cui puoi buildare TUTTO! TUTTO, qualunque cosa ti venga in mente, la puoi fare, peccato che alla resa dei conti non funzioni nulla.
Detto questo ho molto gradito la libertà di deckbuilding che mi ha concesso di portare quella porcheria a 4 colori con cui mi sono presentato, la stessa libertà che ha permesso a Russell di portare un mazzo aure il cui primo drop costa 4 mana e di gonfiarmi come una zampogna indipendentemente da questo, uno dei 2 a 0 piu’ imperiosi che abbia mai subito, ma andiamo ai dettagli.
Strappa la vittoria in una finale tesissima Riccardo Ceridono con monoBUU contro il monorotto di Adriano Michelini, infrangendo cosi’ la serie del De Angelis che col suo mazzo a tema: “Cavalli dalle facce sceme” non riesce a pareggiare le performance degli scorsi tornei superandosi però dal punto di vista della creatività.
Continuano a deliziarci con la loro presenza Batman (Giulio) e Robin (Ascanio), tra l’altro ripetendo i risultati per i quali sono più noti, uno infatti si porta a casa la seconda top, l’ altro conclude coi suoi canonici 0 punti, non vi dirò più di così perchè si dice il peccato ma non il peccatore (tanto sotto c’è la top 4).
Impagabile e a tratti “Viesiana” la tracotanza con la quale Dario si permette di castarmi il SECONDO Lotleth Giant da 10 vite su due mentre urla ASCIA DI LAVAAAAAAH! Amo questo gioco perchè riesce sempre a tirare fuori il meglio dalle persone.
In barba alle previsioni più nefande di Nostradamus il 2020 continua a stupirci con la calamità naturale più aberrante: Il ritorno di Mainelli nel mondo delle figurine magiche. Armato di muri, incantesimi e tanta voglia di giocare cose brutte si porta a casa 2 vittorie e minaccia, con sgomento generale, di allargare le sue mire espansionistiche anche allo standard.
L’honorable mention di stavolta la riservo ad Ivano di Gioia che si è presentato con un combettone colorato selesnya tanto ardito quanto macchinoso. Col classico fascino del mazzo impossibile lascia esterrefatto un Ascanio rinvenuto da me al tavolo 4 boccheggiante con i flashback del ban di Twin che gli scorrevano davanti agli occhi.
Tra le assenze ingiustificate e anche un po’ ingiustificabili spiccano tra gli altri Quircio (il badante ha preso il covid e lui da solo non sa neanche accendere il pc) Ulisse (finito in un turbine di droga, sesso e moba gestito dal magnaccia Corradini) e il dr.Simeoni che ha detto testualmente: “ah beata gioventù, purtroppo non posso giocare a figurine con voi, devo fare cose da adulto come giocare a Genshin Impact”.
Ma noi li perdoniamo e ci auguriamo possano joinarci al prossimo evento.